Valeriana

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Valeriana

Valeriana officinalis L.

Famiglia:Valerianaceae

Parti Utilizzate

Rizomi e radice

Descrizione e origine della valeriana

La valeriana è un'erbacea perenne eretta, con rizomi striscianti aromatici, radici abbastanza carnose, fusto vuoto, foglie composte e piccoli fiori bianchi o rosa disposti in grappoli dalla sommità appiattita. Originaria dell’Europa e dell’Asia, mentre è naturalizzata nel nord America.

Principi attivi di riferimento

Olio essenziale, contenete in particolare l’acido valerenico.

Attività principali

Rilassante, spasmolitica.

Uso della valeriana

La valeriana si una in generale per ridurre la tensione nervosa e nella difficoltà ad addormentarsi.

Note sulla valeriana

Controindicata nei bambini sotto i 3 anni. Può indurre sonnolenza quindi evitarne l’uso (fino a 2 ore prima) prima di guidare la macchina.

La Valeriana: Un rilassante naturale

Il nome Valeriana si pensa derivi dal latino valere ovvero star bene, essere sano, in allusione alle proprietà medicinali della pianta. Ha una tradizione d’uso importantissima e diversi studi moderni che ne validano l’attività essenzialmente rilassante. In alcun modo va pensata alla stregua di un “farmaco” induttore del sonno. La sua attività rilassante sebbene sia percepita rapidamente raggiunge il massimo in circa 1 settimana, 10 giorni. È una pianta che molto opportunamente viene definita essere in grado di “migliorare l’esperienza soggettiva del sonno” o di permettere un sonno maggiormente riposante. In effetti non è certo una soluzione sufficiente nei casi di insonnia difficile per la quale l’approccio deve essere più ampio. La Valeriana come peraltro anche le altre piante rilassanti viste (es. Passiflora, Melissa), possono in realtà essere utilizzate anche da chi non ritiene di avere problemi di sonno. Possono essere particolarmente utili assunte ad esempio prima di coricarsi durante
periodi particolarmente stressanti, come nella preparazioni di esami, o nella consegna di progetti importanti o altre situazioni della vita che sappiamo generano inevitabile tensione. Il riposo quasi certamente sarà migliore e più rigenerante. Per la Valeriana, vengono riportati dei casi di effetto paradosso (invece che rilassare genera agitazione), ma sono rari e di certo non tali da indurre a non provare una delle principali e più importanti piante officinali della nostra flora. A parte l’effetto rilassante generale può essere anche utile in chi soffre di disturbi del digerente caratterizzati da qualche dolore, come in certi casi di “colite” (più propriamente colon irritabile) ovviamente associata a rimedi più specifici, come carminativi, prebiotici o altro secondo il caso.