Bardana

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Bardana

Arctium lappa L.

Famiglia: Compositae

Parti Utilizzate: Radice

Descrizione e origine della bardana

La bardana è una robusta erbacea biennale (può raggiungere 1,5 m) con larghe foglie. La bardana ha teste fiorali porporine ed arrotondate che sono circondate da piccoli uncini (brattee) che li fanno attaccare facilmente ai vestiti. È originaria dell’Europa e successivamente è stata introdotta nel nord dell’Asia e nel nord America.

Principi attivi di riferimento della bardana

Olio essenziale, composti acetilenici, acidi fenolici tra cui gli acidi caffeilchinici.

Attività principali della bardana

La bardana è una pianta depurativa, diuretica blanda, lassativa blanda.

Uso della bardana

Usata tradizionalmente come depurativo, prevalentemente in caso di irritazioni ed eruzioni cutanee (es. acne, foruncoli, dermatiti), secondariamente anche come depurativo coadiuvante in caso di reumatismi.

Note

Ipersensibilità ad altre piante della famiglia delle Compositae.

Il concetto di depurativo

La Bardana è considerata una della piante detossificanti più importanti non solo della nostra tradizione erboristica, ma anche di quella cinese. Il concetto di depurativo è ricorrente nella tradizione erboristica di tutto il mondo. Tuttavia se il concetto e lo scopo risultano intuitivi, ovvero quello di supportare la capacità dell’organismo di eliminare sostanze endogene ed esogene tossiche, non è semplice tradurlo in termini scientifici, almeno con le attuali conoscenze.
È noto ed evidente che il carico di xenobiotici (sostanze estranee) che introduciamo nel nostro organismo è piuttosto rilevante e sono altrettanto noti (almeno in parte) i meccanismi attraverso i quali queste sostanze vengono eliminate o gestite. Nei casi dove le sostanze introdotte siano liposolubili e difficilmente processabili dal nostro organismo esse vengono stoccate nel tessuto adiposo. Per le altre, l’attività principale di detossificazione/trasformazione è svolta dal fegato. I metaboliti prodotti da questa trasformazione vengono poi eliminati principalmente attraverso l’intestino o i reni, in base alle loro caratteristiche di solubilità. Quindi, in sintesi, l’idea di supportare l’attività di detossificazione epatica ed i principali organi emuntori appare più che sensata. Alcune piante hanno attività in questo senso piuttosto ben supportate (si pensi al Carciofo, al Cardo mariano, alla Curcuma etc.) altre come nel caso della Bardana, nonostante l’importantissimo uso tradizionale, non sono state ancora oggetto di intense ricerche.
Riteniamo che per molte piante classificate depurative (tra cui anche la nostra Bardana) a parte le attività classiche prima citate rimanga comunque ancora molto da scoprire. Non è affatto impensabile che l’efficienza e quindi l’efficacia dell’attività depurativa possa, ad esempio, dipendere da un’influenza sulla circolazione, sul sistema immunitario oppure da attività tissutali o cellulari specifiche ancora non note. In parte oggi sono già noti precisi meccanismi cellulari in grado di “detossificare” un ampio numero di sostanze estranee. In attesa che questi sviluppi gettino ulteriore luce sull’attività dei depurativi, la Bardana rimane una pianta ad elevatissima tollerabilità e con un notevole curriculum d’uso tradizionale che ne giustifica gli usi citati nella scheda sintetica.

La Bardana e il Velcro

Una notizia curiosa sulla Bardana riguarda i suoi capolini ricurvi, utilizzati per la dispersione dei semi della pianta attraverso gli animali (dispersione zoocora): tali capolini, attaccandosi ai vestiti, sembra abbiano ispirato l’invenzione del sistema di chiusura apri e chiudi: il Velcro.