Escolzia

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Eschscholtzia californica Cham

Famiglia: Papaveraceae

Parti utilizzate: Sommità fiorite

Descrizione e origine dell'escolzia

L'escolzia è una piccola pianta erbacea alta da 40 a 50 centimetri con fusti sdraiati e diffusi a cespuglio e foglie glauche, alterne e molto incise. I fiori sono costituiti da 4 petali obovati, di colore giallo intenso più scuro alla base. L'escolzia è originaria della California, cresce in zone aride e sabbiose, è divenuta spontanea anche in alcune zone dell'Europa centrale e viene ampiamente coltivata anche come pianta ornamentale sia in America che in Europa.

Principi attivi di riferimento dell'escolzia

Alcaloidi, in particolare protopinici (protopina, criptopina) e pavinici (escholtzina e californidina).

Attività principali

Spasmolitica, rilassante muscolare, ansiolitica, sedativa, analgesica.

Uso dell escolzia

L'escolzia viene usata nel trattamento dell'insonnia di lieve e media gravità.

Il Papavero della California

Eschscholtzia è il nome attribuito ad un papavero trovato in California dal botanico inglese David Duglas per la Royal Horticultural Society alla fine del 1700 nell'ambito di un lavoro di ricerca che aveva come scopo l'introduzione di nuove specie di fiori nei giardini reali d'Europa. La pianta ebbe pertanto molta fortuna per il bell'aspetto dei suoi fiori gialli, la fioritura di lunga durata e perchè era relativamente facile da coltivare. In tempi più recenti però si è cominciato a considerare anche le sue possibili indicazioni terapeutiche dato che era noto che sia le popolazioni indigene della California che i primi coloni utilizzavano ampiamente i germogli ma anche le foglie della pianta oltre che come alimenti anche come analgesico per mal di testa e di denti, come sedativo e per l'uso esterno in cataplasmi contro le ulcere. Questo certamente non sorprende perchè l'Escolzia appartiene alla famiglia delle Papaveraceae e come tale contiene numerosi alcaloidi (i più rappresentati sono quelli del gruppo della protopina) che hanno evidenziato in studi in vitro e in vivo attività spasmolitica, sedativa e ansiolitica. La protopina inoltre evidenzia anche azione coleretica e anfocoleretica cioè è in grado di modulare la secrezione biliare. Quando si utilizzano estratti caratterizzati da tutto il fitocomplesso l'effetto dell'Esclozia è leggero, certamente più di equilibratore generale che di narcotico, non presenta effetti secondari nè di depressione nè fenomeni di assuefazione. Per questo motivo oggi viene ampiamente utilizzata in preparati ad azione sedativa/rilassante soprattutto in associazione con altre piante medicinali quali Valeriana, Melissa, Passiflora e Luppolo e anche per i bambini.