Ginkgo

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Ginkgo

Ginkgo biloba L.

Famiglia: Ginkgoaceae

Parti Utilizzate: Le foglie

Descrizione e origine del ginkgo

Il ginkgo è considerato un fossile vivente, ha mantenuto le sue caratteristiche morfologiche per circa 200 milioni di anni. Grande albero (alto fino a 35 m) presenta coni maschili e femminili che crescono su alberi separati. Le foglie hanno la tipica forma a ventaglio con una incisura sulla punta (bilobate). I coni femminili hanno una parte esterna carnosa maleodorante, la parte più interna invece è edibile. È originario della Cina. Introdotta in Europa del XIII sec. È oggi pianta ornamentale diffusa in parchi e giardini.

Principi attivi di riferimento del ginkgo

Terpeni e flavonoidi sono i composti principali, in particolare terpenlattoni e ginkgoflavonglucosidi.

Attività principali

Antiossidante, favorisce la corretta circolazione in tutti i tessuti, stimolante circolatorio, supporta le funzioni cognitive (memoria etc.).

Uso del ginkgo

Il ginkgo viene utilizzato per migliorare la circolazione arteriosa in generale, e in particolare la microcircolazione, come nel caso di gambe pesanti. Utile nel sostenere la memoria e la concentrazione, sia nel giovane che nell’anziano.

Note

In caso di uso di farmaci anticoagulanti, e antiaggreganti utilizzare gli estratti di Ginkgo
solo sotto controllo medico.

Ginkgo: Un’efficacia conosciuta da millenni

L’etnofarmacologo Dr. Fleurentin ci ricorda che la prima menzione del Ginkgo come pianta medicinale viene fatta risalire al I sec a.c. ed è presente in un testo fondamentale della Medicina Tradizionale Cinese (MTC). Viene classificato come pianta utile nello stimolare la circolazione e “l’energia polmonare” facendo riferimento all’uso in caso di asma e tosse. La parte principalmente utilizzata nella MTC è il frutto, tuttavia successivamente anche in conseguenza degli usi e ricerche europee anche le foglie sono entrate nel novero dei possibili rimedi.
Il fitocomplesso del Ginkgo è stato oggetto di molti studi e tra questi ne ritroviamo alcuni che illustrano interessanti fenomeni di sinergia. In particolare estratti nei quali sono presenti contemporaneamente classi differenti di principi attivi (terpenlattoni e ginkgo-flavon-glucosidi) hanno un’attività superiore¹ a quella di estratti in cui sono stati isolati e miscelati solo alcuni ginkgolidi.

1. In particolare gli studiosi testarono l'attività anti-PAF (piastrin aggregating factor)